MARTEDI' 13 MAGGIO
2025 Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 10,22-30
Ricorreva, in quei giorni, a
Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel
tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno
e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell'incertezza? Se tu sei il
Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l'ho detto,
e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste
danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte
delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco
ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in
eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le
ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del
Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
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