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LA RIFLESSIONE SULLA PAROLA DI DIO, a cura di P. Tonino
 
  DOMENICA 07 GENNAIO 2024 - BATTESIMO DEL SIGNORE
1) Invoca lo Spirito Santo perché possa aprire il tuo cuore alla comprensione della Parola.
2) Leggi attentamente il brano del Vangelo Dal Vangelo di Marco: (Mc 1, 7-11) “In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».”
3) Rileggilo più volte per interiorizzare ogni Parola
4) Adesso fai silenzio perché Gesù possa parlare al tuo cuore.
5) Rifletti: Gesù è cresciuto ed è diventato un uomo. Dopo anni di normalità, finalmente decide di uscire allo scoperto. Ci saremmo aspettati una rivelazione potente e inconfondibile, guarigioni di massa e miracoli a ripetizione e invece si mette in fila tra i peccatori. Sceglie una via diversa e scandalosa, una via a cui rimarrà fedele per tutta la sua vita e che lo porterà ad essere ucciso: in fila con i peccatori al Giordano, crocifisso in mezzo a due delinquenti sul Calvario. “Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni.” Gesù scende dalle stelle per vivere l'umanità delle stalle. Nel Battesimo è il movimento del Natale che si ripete: Dio scende ancora, entra in me, nasce in me perché io nasca in Lui, nasca nuovo e diverso, custodendo in me il respiro del cielo. Con la festa del battesimo di Gesù celebriamo il giorno nel quale, ricevendo il battesimo, ha riaperto per noi la via verso il Padre squarciando i cieli, ha fatto discendere lo Spirito Santo, si è presentato a noi come colui che può piacere al Padre e permettere anche a noi di ritrovare l'amicizia con Dio. È importante ricordarci in questo modo di cosa rappresenti il nostro stesso battesimo, quello che magari abbiamo ricevuto senza esserne consapevoli, ma che ora siamo invitati ad abbracciare consapevolmente. Viviamo il battesimo diventando sempre più coscienti della presenza dello Spirito nel nostro cuore, lasciandolo pregare in noi. Gesù si è fatto battezzare ma non ha mai battezzato. Per Gesù non sarà importante battezzare ma perdonare. Il Battesimo sarà il punto di svolta della vita di Gesù. Da questo momento inizia la sua vita pubblica, la sua predicazione. Quello di Giovanni era un battesimo di penitenza, destinato a lavarsi dai peccati. "Convertitevi e fate penitenza" era il grido di Giovanni. La novità è che Dio non è come dice il Battista. Dio è amore. Dio ama e basta. Non vuole nulla in cambio per amare, non vuole sacrifici, non vuole penitenze. Questo è il Dio di Giovanni il battista. Il Dio di Gesù Cristo invece ama gratuitamente. «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento». Dio in tutto il Vangelo parla solo due volte: qui e nella trasfigurazione. Qui per confermare il Figlio nella sua scelta; là per rivelare la gloria di questo Figlio, perché lo ascoltiamo e diventiamo anche noi come lui. Tre parole potenti. Figlio è la prima parola, un termine potente per il cuore e per la fede. Essere figli di Dio non è una commovente metafora, ma una condizione reale, una realtà attuale da prendersi alla lettera. Seconda parola: il mio nome non è solo figlio, ma amato. Lo sono da subito, da prima che io faccia qualsiasi cosa, prima che io risponda. Per quello che sono, così come sono, io sono amato. E che io sia amato dipende da lui, non dipende da me. Dio ci ama alla follia indipendentemente dal nostro agire. Dio non ci ama perché siamo bravi e buoni ma amandoci ci rende bravi e buoni. Ecco il senso del battesimo dei bambini: indipendentemente da come agiranno nella vita, Dio gli ricorda che sarà sempre suo figlio, amato alla follia, senza condizioni. La terza parola: mio compiacimento. È un termine bellissimo, che deriva dal verbo "piacere". Dio si compiace di me. Ogni mattina appena svegli dovrebbero risuonare nelle nostre orecchie queste parole: Tu mi piaci! Nonostante tutto, tu mi piaci! Ma che gioia posso dare a Dio, io con la mia vita accidentata e distratta, io che ho così poco da restituire? Con tutte le volte che mi dimentico di Lui? Eppure quelle tre parole sono per me, lampada ai miei passi, lume acceso sul mio sentiero: figlio, amato, gioia mia. • Come singolo, come coppia, come famiglia, come comunità, il nostro essere battezzati rimane un semplice rito e ricordo o vuole essere la chiave di volta del nostro vivere secondo il modello di amore che Gesù ci ha indicato?
6) Prega: Trasforma in propositi e in preghiera le riflessioni che lo Spirito ti ha suggerito. Grazie Signore per il dono del Battesimo. Concedi a tutti i battezzati del mondo la grazia di riscoprire il grande dono della fede ricevuta nel giorno del Battesimo e che necessita di essere alimentata continuamente con la preghiera e i sacramenti. Amen!
Impegno: Viviamo e rendiamo testimonianza di essere realmente figli di Dio.