PARROCCHIA SAN GABRIELE DELL'ADDOLORATA

CHIESA    CAPPELLA ADORAZIONE PERPETUA   GIARDINO DELLA MISERICORDIA    OASI MADONNA DEL SORRISO
ORARIO SS. MESSE:    FERIALI ore 09.00 - 18.00  -  FESTIVE ore 09.00 - 10.30 - 12.00 - 18.00
DOMENICA 09 APRILE 2023
DOMENICA DI PASQUA ANNO A

1)  Invoca lo Spirito Santo perché possa aprire il tuo cuore alla comprensione della Parola.
2)  Leggi attentamente il brano del Vangelo

Dal Vangelo di Giovanni: (Gv: 20, 1-9) “Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

3) Rileggilo più volte per interiorizzare ogni Parola
4) Adesso fai silenzio perché Gesù possa parlare al tuo cuore.

5) Rifletti: “Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo” … “Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due”.
L’annuncio Pasquale inizia con una corsa. Maria corse da Simone e dall’altro discepolo, che insieme corrono al sepolcro. Perché tutti corrono nel mattino di Pasqua? Perché tutto ciò che riguarda Gesù merita la fretta dell’amore. Insomma la Pasqua ci invita a svegliarci, a correre! Ci invita a risvegliare la nostra fede dalla pigrizia. Se siamo qui è perché tutto ha avuto inizio da quella corsa. Dal sepolcro al cenacolo.
E’ la corsa di Maria di Màgdala che corre al cenacolo perché deve andare dai discepoli. Deve raccontare quello che ha visto. Ancora non sa che il suo annuncio cambierà per sempre il corso della storia.
E poi sempre di corsa dal cenacolo al sepolcro. Forse Pietro e Giovanni corrono sotto il peso della paura, della delusione, del rimorso. In fondo l’ultima volta che erano stati con il Signore non era andata proprio bene. Pietro, pochi giorni prima, presuntuosamente aveva detto che avrebbe dato la vita per il Signore, ma era bastata la domanda di una semplice serva per farlo ritornare a più miti consigli. Per tre volte aveva dovuto ammettere di non conoscere il maestro e forse aveva detto la verità. Ancora non lo conosceva.
Insieme a Pietro corre Giovanni, il discepolo amato, il discepolo che chinò il capo sul cuore del Signore nell’ultima cena.
“Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro”.  Giovanni, più giovane, arriva prima di Pietro ma lo fa entrare per primo. Il mattino di Pasqua ci regala una bellissima immagine della Chiesa: siamo quelli che sanno aspettarsi, perché abbiamo ritmi diversi. La fede nel Risorto è un’esperienza che si consuma insieme, mai da soli. È una corsa dove qualcuno arriva prima ma ha la pazienza di aspettare l’altro. Il cuore (Giovanni) arriva sempre prima dell’autorità (Pietro) ma sa rispettarla, attenderla. Giovanni entrò e vide i teli posati là e credette. Giovanni ha l’intelligenza del cuore. Anche Pietro, che era entrato prima, vide ma non credette. Giovanni crede perché i segni parlano solo a un cuore che sa leggerli. Giovanni è il discepolo amato proprio perché ha dato il primato all’amore non ai calcoli. La fede non è evidente. La croce, il dolore lo è. La risurrezione è questione di fede. La fede, non è un ragionamento, nasce dagli occhi aperti sulla realtà che ti sta davanti.
Avere fede significa fidarsi che c’è un senso dietro tutte le cose, specie in quelle incomprensibili alla nostra mente, al nostro cuore e al nostro dolore. Gesù non ha spiegato il dolore, non ha spiegato la croce, è risorto!
Il primo segno di Pasqua è un corpo assente, un sepolcro vuoto. Nella storia dell’umanità manca un corpo alla contabilità degli uccisi. Dio l’ha risuscitato perché fosse chiaro che l’amore è più forte della morte, che una vita come quella di Gesù di Nazareth non poteva andare perduta. Una vita giocata sull’amore non può conoscere la morte. Il vero nemico della morte è l’amore!
Il Signore è Risorto proprio per dirci che, di fronte a chi decide di “amare”, non c’è morte che tenga, non c’è tomba che chiuda, non c’è macigno che non rotoli via. Tutto ciò che vivremo nell’amore non andrà perduto.

6) Prega: Trasforma in propositi e in preghiera le riflessioni che lo Spirito ti ha suggerito.
Donaci vita, Signore risorto. Risollevaci dalla sfiducia, liberaci da ogni chiusura, riaprici alla speranza. Il sepolcro è vuoto, il tuo corpo assente, ma nel mondo esplode la tua vita, risuona la tua Parola, brilla la tua presenza. Vogliamo accorgercene, Signore risorto, vogliamo poter avere occhi capaci di vedere e cuore libero per credere. Amen!

“Con il nostro atteggiamento, con la nostra testimonianza, con la nostra vita, diciamo: Gesù è risorto! Lo diciamo con tutta l’anima” Papa Francesco
Buona Pasqua a tutti!
 
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