SI CHIUDE UN GIUBILEO .... E UN ALTRO NE INIZIA

"Cresciamo insieme nell'amore": questo il titolo della prima cellula di evangelizzazione, che giorno 11 MARZO 1991 diede l'avvio all'esperienza nella nostra Parrocchia. Sono trascorsi 25 anni !
Per l'occasione abbiamo invitato due cari amici e fratelli nella fede della Diocesi di Ragusa, che con noi hanno condiviso il cammino delle Cellule, e la cui presenza ravviva in noi il ricordo del caro P. Salvatore Tumino che oggi ci guarda sorridente dal cielo e ci benedice.

Enrico Massari, responsabile nazionale delle Cellule di Evangelizzazione, osservando lo striscione che ricorda il 25.mo anniversario della nascite delle Cellule nella nostra realtà parrocchiale, esordisce osservando che oggi non siamo qui solo per celebrazione una ricorrenza, ma per rinnovare un impegno, rinfrescarlo per poi ripartire alla grande. Ma, si chiede "oggi da dove si riparte?" Si riparte sempre dalla base, cioè da Gesù. Ogni giorno, infatti, è un nuovo inizio, e se il primo SI è certamente facile, dopo venticinque anni diventa un po' più difficile.
Ricorda Enrico che per evangelizzare non si può fare a meno del binomio Parola - Spirito Santo, che è come dire binomio forza - gioia, perché, come afferma San Paolo in Eb 4,12 la Parola è viva e arriva fino alle profondità dell'anima. Dunque, quando ci impegniamo nell'evangelizzazione, La Parola ci dà la forza e lo Spirito Santo la gioia.
Enrico riprende poi il passo di San Paolo nella Lettera ai Romani al cap. 10 allorché scrive che "chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato" e prosegue con una serie di domande "come potranno …." per evidenziare che ciascun cristiano è chiamato a offrire ai fratelli l'annuncio della salvezza.
Siamo chiamati a prendere coscienza che quando la Parola di Dio dimora tra noi abbondantemente come San Paolo auspica in Col 3,16, non possiamo non interrogarci su "quante parole ci sono nella mia giornata …. e quanta Parola".
Arriviamo così all'impegno che Enrico ci chiede a partire dal ventiseiesimo anno: "sulla Tua Parola getterò le reti", senza lasciarci vincere dalle tentazioni più comuni, del tipo "… non ho tempo … ma è davvero necessario? … questa la conosco già ….. questa è perfetta per qualcun altro" e conclude con uno slogan basato sull'importanza di un accento: siamo chiamati ad essere CALAMITA, non a diventare CALAMITA' !

Don Gianni Mezzasalma, riferendosi alla misericordia dell'evangelizzatore, ne ha condiviso con i presenti alcune caratteristiche, prendendo spunto dall'esempio di Madre Teresa di Calcutta, la quale affermava che "l'evangelizzazione non passa tanto attraverso il metodo quanto attraverso il cuore". Premesso che l'evangelizzatore si misura da quanto prega e da quanto è perseverante, ha quindi riassunto in tre punti lo "stile" proposto da M. Teresa:
1)- avere sete di Dio e sete della salvezza dei fratelli
2)- amare fino a quando ti fa male (come Gesù)
3)- amare Gesù nei poveri, intendendo per povero non solo colui che è indigente, ma anche colui che non ha Dio.

ASCOLTA LA REGISTRAZIONE DEI DUE INTERVENTI

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